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Oltre ai personaggi tradizionali comparvero gradualmente scene o spunti laici che nulla avevano in comune col sacro Evento: il mercato, la fontana, il cascinale, la taverna....Sono evidenti, dunque, i caratteri del barocco imperante: spettacolarità, senso del movimento, tendenza al naturalismo, che rappresentavano la realtà circostante e, più che ai canoni liturgici e delle opere sacre, si ispiravano a quelli estetici del tempo.
Innumerevoli furono gli scultori di importanti monumenti e statue di carattere civile e che si dedicarono anche alla scultura in legno di tali manichini: Pietro Ceraso, Giuseppe Picano, Domenico Di Nardo, Giacomo Colombo. Essi furono gli autori di un famoso presepe, a manichini a grandezza umana, che pare fosse stato donato dalla duchessa Orsini alla Chiesa di S.Maria in Portico.
Si tratta dell’unico presepe completo, a manichini, giunto fino ai nostri giorni, anche se purtroppo i manichini sono stati in vario modo e tempi rimaneggiati. E’ custodito nel Museo della Chiesa di S. Lorenzo Maggiore.
Il presepe barocco napoletano diede notevole impulso al presepe ligure per l’attività svolta a Genova dal napoletano Giacomo Colombo che vi si era trasferito. E ciò avvenne anche in Puglia e in Sicilia dove il presepe diventò “ mobile” con statue di misura ridotta, in terracotta, cartapesta, creta-